Tremolio palpebra: le cause e cosa fare per il tremore alle palpebre?

Ti è mai capitato di avvertire tremore alla palpebra e non averne il controllo? Di solito non è una condizione grave: non intacca la vista e tende a regredire spontaneamente. Può darti fastidio nei momenti meno opportuni e compromettere la qualità della tua vita.

Ma fortunatamente esistono dei rimedi alla portata di chiunque, salvo casi particolari. Nelle prossime righe vedrai in cosa consiste il disturbo, le cause, le cure e i comportamenti da mettere in atto.

Tremolio alle palpebre: che cos'è, come si manifesta e chi colpisce


Il disturbo rientra nelle fascicolazioni, cioè contrazioni e distensioni involontarie che coinvolgono specifici fasci di fibre muscolari. Potresti conoscerlo anche con i termini miochimia o mioclonia, molto più utilizzati nel gergo medico. Quando l’occhio non si apre più, è più corretto parlare di blefarospasmo.

Può coinvolgere sia la palpebra superiore che quella inferiore, presentandosi in un occhio o in entrambi indipendentemente dal momento della giornata, perfino al risveglio. Spesso appare in età adulta, dai 45 anni età in poi, in maniera sporadica o continua.

Gli attacchi durano da alcuni minuti a qualche giorno e, nei casi più severi, persistere per periodi più lunghi. Quasi sempre il tremore palpebrale scompare nell'arco di tre settimane, ma non è una regola.

Mioclonia palpebrale, perché compare?


Quando non trovi un modo per far fronte alla tensione nervosa, questa si accumula nei nervi. Per scaricarla sono necessarie contrazioni e distensioni involontarie e ripetute: le palpebre rientrano tra i distretti maggiormente inclini a tale fenomeno. Inoltre qui la pelle è più sottile rispetto ad altre parti del corpo: a parità di fasci muscolari tendi ad avvertire spasmi e fastidi in maniera accentuata.

Quasi sempre la causa scatenante è dovuta a stress psico-fisico mal gestito o a emozioni negative inespresse, tipo la rabbia. Ma potresti soffrirne anche in seguito a lunghi periodi di insonnia, uso protratto di farmaci o cattiva alimentazione, come conseguenza di carenze nutritive (ad esempio di potassio e magnesio).

Ad aggravare il quadro concorrono l'irritazione e la secchezza oculare (in genere pregresse), nonché l'abuso di caffeina, teina, fumo e alcoolici, per le loro proprietà iper-toniche sulla muscolatura e l'alto potenziale disidratante.

I rimedi a disposizione per il tremolio alle palpebre


Una volta esclusi problemi di pertinenza neurologica, il tuo medico potrebbe prescriverti ansiolitici o consigliarti delle iniezioni di botulino ogni due-tre mesi, per bloccare gli spasmi. Se il disturbo non compromette le tue attività, puoi chiedere aiuto al tuo farmacista di fiducia.

Mascherine oculari o garze per impacchi caldi da far agire qualche minuto rilasseranno la muscolatura locale, soprattutto di sera. Colliri e lacrime artificiali ti saranno utili quando il tremore sia accompagnato dalla sindrome dell'occhio secco.

Anche gli integratori e le piante officinali possono alleviarti i sintomi: preparati a base di magnesio e potassio ridurranno le contratture improvvise, mentre tisane, compresse o capsule a base di tiglio, biancospino, valeriana, camomilla e passiflora potranno indurre uno stato di rilassamento.

Mioclonia e accorgimenti pratici


Ai trattamenti farmacologici e alle soluzioni erboristiche puoi affiancare alcune norme comportamentali, mirate a contenere i livelli di tensione emotiva. Sonno ristoratore e momenti di stop da qualsiasi attività sono indispensabili per non accumulare stress e malessere.

Dedicati all'attività fisica quando non hai le crisi di spasmo e, se i tuoi orari sono scanditi in maniera irregolare, fai dei sonnellini di massimo 20 minuti ciascuno. Elimina ogni ombra di nervosismo dalla vita lavorativa e affettiva e dedicati a pratiche di rilassamento e meditazione, rivolgendo l'attenzione al respiro.

Se esageri con the, caffè, cioccolata, vino, birra e cibi spazzatura eliminali dalla dieta. Aumenta il consumo di ortaggi, riduci al minimo i dolciumi, fai pasti frequenti e leggeri, per non sovraccaricare l'apparato digerente.

Anche i rimedi per stanchezza e secchezza oculare possono darti sollievo, soprattutto per lunghi periodi davanti al computer. Ogni tanto allontana lo sguardo dal monitor e guarda altrove almeno per mezzo minuto, verso un punto fisso fuori dalla finestra.

Un altro esercizio utile consiste nell'ammiccare con forza finché gli occhi non lacrimano, oppure fare un massaggio con una pressione leggera. Puoi anche stringere l'occhio con forza un minuto, allentare qualche secondo e ripetere la sequenza per almeno due tre volte: ti aiuterà a mantenere la giusta lubrificazione.

Quando devi richiedere un consulto medico?


Sempre, anche se potresti trovarti in situazioni con carattere d'urgenza. Pur trattandosi di un'eventualità rara, il tremolio potrebbe essere la spia di malattie al sistema nervoso, più o meno gravi. Distonia, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, paralisi di Bell e sindrome di Tourette rientrano in tale casistica. Ti invitiamo ad andare immediatamente dal tuo medico di fiducia se:


  • hai altri sintomi, anche a carico di altri organi
    • la mioclonia persiste da più di tre settimane
    • i disturbi sono estesi ad altre aree del viso
    • non riesci a tenere l'occhio aperto
    • la sclera è rossa e noti gonfiore
    • noti perdite diverse dalle lacrime, per colore e consistenza.


Con una diagnosi tempestiva sarà più facile intervenire in modo mirato e far regredire (o arginare) i sintomi.