Adenoidi nei bambini: cosa sono, sintomi e quando intervenire

Le adenoidi sono un tessuto linfatico, simile alle tonsille, che fa parte del sistema immunitario del bambino. Svolgono un ruolo cruciale nella difesa dell'organismo contro infezioni, specialmente durante i primi anni di vita. La loro funzione principale è quella di "filtrare" l'aria che respiriamo, catturando germi e batteri prima che raggiungano le vie respiratorie inferiori.

Dove si trovano le adenoidi e quando iniziano a dare problemi

Le adenoidi si trovano nella parte posteriore del naso, in una zona chiamata rinofaringe, proprio sopra il palato molle e dietro l'ugola. Non sono visibili a occhio nudo, a differenza delle tonsille. Sono più grandi e attive nei bambini piccoli, generalmente tra i 2 e i 6 anni di età, per poi regredire spontaneamente e atrofizzarsi durante l'adolescenza, fino a scomparire quasi del tutto nell'età adulta.

Iniziano a dare problemi quando si ingrossano eccessivamente (ipertrofia adenoidea) o si infiammano frequentemente (adenoidite). Questo può accadere a causa di infezioni ripetute, allergie o altri fattori che ne stimolano la crescita.

Perché le adenoidi si infiammano: principali cause e fattori scatenanti

L'infiammazione delle adenoidi, o adenoidite, è spesso scatenata da infezioni virali o batteriche delle vie respiratorie superiori. I bambini, essendo più esposti a virus e batteri negli ambienti comunitari come asili nido e scuole, sono particolarmente soggetti a queste infiammazioni. Tra i principali fattori scatenanti troviamo:

  • Infezioni virali: Raffreddori comuni, influenza e altri virus respiratori sono le cause più frequenti di infiammazione.
  • Infezioni batteriche: Batteri come lo Streptococcus pneumoniae o l'Haemophilus influenzae possono causare infezioni più persistenti e severe.
  • Allergie: L'esposizione ad allergeni (polline, acari della polvere, peli di animali) può provocare un'infiammazione cronica delle mucose nasali e delle adenoidi.
  • Fumo passivo: L'esposizione al fumo di sigaretta irrita le vie respiratorie e può aumentare la frequenza e la gravità delle infiammazioni.
  • Reflusso gastroesofageo: In alcuni casi, il reflusso acido può irritare la gola e il rinofaringe, contribuendo all'infiammazione.

L'infiammazione ripetuta porta all'ingrossamento cronico delle adenoidi, che a sua volta può creare un circolo vizioso rendendo il bambino più suscettibile a nuove infezioni.

Adenoidi ingrossate: come riconoscere i sintomi nei più piccoli

Quando le adenoidi si ingrossano, possono ostruire le vie aeree superiori e causare una serie di sintomi caratteristici:

  • Respirazione orale: Il sintomo più comune è la difficoltà a respirare con il naso, costringendo il bambino a respirare costantemente con la bocca, soprattutto di notte. Questo può portare a secchezza delle fauci e alitosi.
  • Russamento e apnee notturne: L'ostruzione delle vie aeree causa russamento rumoroso e, in casi più gravi, episodi di apnea notturna (brevi interruzioni della respirazione durante il sonno), che possono influire sulla qualità del sonno e portare a stanchezza diurna.
  • Voce nasale (rinolalia chiusa): La voce del bambino può assumere un tono "nasale" o "chiuso", come se avesse il naso perennemente tappato.
  • Otiti ricorrenti: Le adenoidi ingrossate possono bloccare le tube di Eustachio (i canali che collegano l'orecchio medio al rinofaringe), impedendo il drenaggio dei liquidi e favorendo l'accumulo di muco, che a sua volta può portare a infezioni dell'orecchio medio (otiti medie acute ricorrenti) o a otite media secretiva (catarro tubarico).
  • Difficoltà uditive: Le otiti ricorrenti o il catarro tubarico possono causare una riduzione temporanea o persistente dell'udito.
  • Facies adenoidea: In casi di ipertrofia cronica e non trattata, il bambino può sviluppare una "facies adenoidea" caratterizzata da bocca semiaperta, labbro superiore corto, narici strette e sguardo assente.
  • Infezioni respiratorie frequenti: L'ostruzione nasale e la compromissione della funzione di filtro delle adenoidi possono rendere il bambino più suscettibile a raffreddori, bronchiti e sinusiti.

Terapie disponibili per sgonfiare le adenoidi

Il trattamento delle adenoidi ingrossate o infiammate dipende dalla gravità dei sintomi e dalla loro causa. In molti casi, soprattutto se l'ingrossamento è moderato e i sintomi non sono gravi, si opta per un approccio conservativo:

  • Terapie farmacologiche:
    • Spray nasali a base di corticosteroidi: Aiutano a ridurre l'infiammazione e il gonfiore delle mucose nasali e delle adenoidi. Vengono utilizzati per periodi limitati e sotto controllo medico.
    • Antistaminici: Se l'ingrossamento è legato ad allergie, gli antistaminici possono aiutare a controllare la reazione allergica e ridurre l'infiammazione.
    • Antibiotici: In caso di infezioni batteriche, il medico può prescrivere una terapia antibiotica.
    • Mucolitici: Questi farmaci possono essere utili per fluidificare le secrezioni e facilitarne l'eliminazione, contribuendo a liberare le vie aeree.
  • Lavaggi nasali: L'uso regolare di soluzioni saline (acqua fisiologica) per i lavaggi nasali aiuta a rimuovere muco, allergeni e agenti irritanti, mantenendo le vie aeree pulite e riducendo l'infiammazione.
  • Controllo dei fattori scatenanti: Evitare l'esposizione al fumo passivo e agli allergeni noti può contribuire a prevenire le infiammazioni.
  • Trattamento delle allergie: Se l'allergia è la causa sottostante, un trattamento specifico per l'allergia può essere necessario.

È fondamentale che qualsiasi terapia farmacologica sia prescritta e monitorata dal pediatra o dallo specialista otorinolaringoiatra.

Quando serve l’intervento chirurgico: adenoidectomia e tecniche moderne

L'intervento chirurgico per la rimozione delle adenoidi, chiamato adenoidectomia, viene preso in considerazione quando le terapie conservative non sono sufficienti a risolvere i sintomi o quando l'ingrossamento delle adenoidi causa problemi significativi e persistenti che compromettono la salute e la qualità di vita del bambino. Le indicazioni principali per l'adenoidectomia includono:

  • Apnee ostruttive del sonno: Se il bambino presenta apnee notturne frequenti e significative, che possono portare a problemi di sviluppo, deficit di attenzione o problemi cardiovascolari.
  • Otiti medie acute ricorrenti: Quando le infezioni dell'orecchio medio sono molto frequenti e non rispondono alle terapie mediche, causando dolore e potenziale danno uditivo.
  • Otite media secretiva persistente: Se c'è un accumulo cronico di liquido nell'orecchio medio che causa una significativa perdita uditiva e non si risolve con trattamenti non chirurgici.
  • Difficoltà respiratorie nasali croniche: Se il bambino ha una respirazione nasale gravemente compromessa che influisce sulla sua qualità di vita, sul sonno e sull'alimentazione.
  • Crescita facciale anomala: In rari casi, l'ostruzione nasale cronica può influire sullo sviluppo delle strutture facciali.

L'adenoidectomia è un intervento chirurgico di routine, considerato sicuro ed efficace. Viene eseguito in anestesia generale e di solito dura pochi minuti. Il chirurgo accede alle adenoidi attraverso la bocca, senza incisioni esterne, e le rimuove utilizzando strumenti specifici. Le tecniche moderne includono:

  • Curettage: La tecnica tradizionale che prevede l'uso di una curette (uno strumento a forma di cucchiaio) per raschiare via il tessuto adenoideo.
  • Adenoidectomia endoscopica: Una tecnica più precisa che utilizza un endoscopio (una piccola telecamera) per visualizzare l'area e strumenti dedicati per una rimozione più accurata e meno invasiva. Questo riduce il rischio di lasciare residui di tessuto o di danneggiare le strutture circostanti.
  • Radiofrequenza o coblazione: Tecniche che utilizzano energia a radiofrequenza o a bassa temperatura per rimuovere il tessuto, riducendo il sanguinamento e il dolore post-operatorio.

Il recupero dall'adenoidectomia è generalmente rapido, con pochi giorni di lieve fastidio. È importante seguire le indicazioni del medico per la gestione del dolore e l'alimentazione post-operatoria. La rimozione delle adenoidi non compromette il sistema immunitario del bambino, poiché altre strutture linfatiche continuano a svolgere la funzione di difesa.