Gatto e cane: perché hanno bisogno di una dieta diversa

Condividono le nostre case, il nostro affetto e spesso anche il divano, ma quando si tratta di alimentazione, cane e gatto sono due mondi distinti. Nonostante siano entrambi animali domestici e compagni fedeli, le loro esigenze nutrizionali sono profondamente diverse, radicate nella loro evoluzione biologica e nelle loro abitudini alimentari ancestrali. Offrire al gatto il cibo del cane, o viceversa, non è solo una questione di preferenze, ma può portare a squilibri nutrizionali, carenze o eccessi che, nel lungo periodo, possono compromettere seriamente la loro salute. Comprendere le differenze fondamentali tra la dieta di un felino e quella di un canide è cruciale per garantire a ciascuno il nutrimento specifico di cui ha bisogno per prosperare.

Carnivoro obbligato vs onnivoro: le basi biologiche

La distinzione fondamentale tra la dieta di un gatto e quella di un cane risiede nella loro classificazione biologica come carnivoro obbligato e onnivoro, rispettivamente. Questa differenza non è una scelta, ma una caratteristica intrinseca della loro specie, plasmata da milioni di anni di evoluzione.

Il gatto è un carnivoro obbligato (o carnivoro stretto). Ciò significa che la sua sopravvivenza e il suo benessere dipendono in modo assoluto dall'assunzione di nutrienti presenti esclusivamente nei tessuti animali. Il suo apparato digerente e il suo metabolismo sono interamente adattati a una dieta basata sulla carne. I gatti hanno un fabbisogno molto elevato di proteine animali di alta qualità. Inoltre, ci sono alcuni nutrienti essenziali che i gatti non sono in grado di sintetizzare autonomamente in quantità sufficienti e che devono ottenere dalla carne:

  • taurina: un aminoacido cruciale per la salute del cuore, della vista e della riproduzione. Una carenza di taurina può portare a gravi problemi cardiaci (cardiomiopatia dilatativa) e cecità.
  • vitamina A preformata (retinolo): a differenza dei cani e degli esseri umani, i gatti non possono convertire il beta-carotene (presente nelle piante) in vitamina A. Devono assumerla direttamente da fonti animali.
  • acido arachidonico: un acido grasso essenziale presente solo nei grassi animali.
  • niacina (vitamina B3): i gatti non possono sintetizzarla a partire dal triptofano in quantità adeguate.
  • vitamina D: sebbene i gatti possano sintetizzare un po' di vitamina D dalla pelle, la loro principale fonte deve derivare dalla dieta, in particolare da fonti animali.

Il cane, d'altra parte, è un onnivoro (o carnivoro opportunista). Sebbene i suoi antenati fossero carnivori, nel corso della loro evoluzione a fianco dell'uomo, i cani si sono adattati a una dieta più varia, che include non solo carne, ma anche vegetali, cereali e frutta. Il loro apparato digerente è più flessibile e in grado di digerire e utilizzare i nutrienti da una gamma più ampia di fonti. I cani possono convertire il beta-carotene in vitamina A e sintetizzare la niacina dal triptofano. La loro dieta può quindi essere più diversificata, purché sia bilanciata e fornisca tutti i nutrienti essenziali.

Questa differenza fondamentale tra carnivoro obbligato e onnivoro è la base per comprendere perché le loro diete non possono essere intercambiabili.

Apparato digerente e dentatura: due anatomie a confronto

Le differenze nelle esigenze nutrizionali di cani e gatti sono chiaramente riflesse nella loro anatomia e fisiologia, in particolare nell'apparato digerente e nella dentatura, che si sono evoluti per ottimizzare l'assunzione e la digestione dei rispettivi alimenti.

Apparato digerente:

  • Gatto (carnivoro obbligato):
    • intestino corto: i gatti hanno un intestino relativamente corto rispetto alla lunghezza del loro corpo, tipico dei carnivori. Un intestino più corto è adatto alla digestione rapida di proteine e grassi animali, che sono più facili da scomporre rispetto alla fibra vegetale.
    • stomaco molto acido: lo stomaco dei gatti produce un ambiente molto acido, ideale per la scomposizione delle proteine e per uccidere i batteri presenti nella carne cruda.
    • enzimi digestivi: i gatti hanno un sistema enzimatico digestivo altamente specializzato per la digestione di proteine e grassi, ma meno efficiente nella scomposizione dei carboidrati complessi e delle fibre vegetali. Ad esempio, hanno una capacità limitata di produrre amilasi salivare (un enzima che inizia la digestione dei carboidrati in bocca).
  • Cane (onnivoro):
    • intestino più lungo: i cani hanno un intestino più lungo rispetto ai gatti, il che consente una maggiore superficie e tempo per la digestione e l'assorbimento di una varietà più ampia di nutrienti, inclusi quelli derivanti da vegetali e cereali.
    • stomaco meno acido: lo stomaco dei cani è meno acido di quello dei gatti, riflettendo una dieta più diversificata.
    • enzimi digestivi: i cani producono una maggiore quantità di enzimi digestivi capaci di scomporre carboidrati e fibre, come l'amilasi pancreatica e intestinale, rendendoli più efficienti nell'utilizzare l'energia da fonti vegetali.

Dentatura:

  • Gatto (carnivoro obbligato):
    • denti affilati e a forbice: i gatti possiedono denti canini lunghi e affilati per afferrare la preda e molari a forma di forbice, ideali per tagliare la carne e le ossa. Non hanno molari piatti adatti a macinare i vegetali.
    • mancanza di movimento laterale della mascella: la mascella dei gatti si muove solo verticalmente (su e giù), non lateralmente. Questo è perfetto per tagliare la carne, ma impedisce la masticazione e la triturazione dei vegetali.
  • Cane (onnivoro):
    • denti più versatili: i cani hanno una dentatura più adattabile, con canini adatti a strappare, incisivi per mordere e molari più piatti e robusti, adatti sia a strappare la carne che a macinare vegetali e ossa.
    • movimento laterale della mascella: la mascella dei cani ha un certo grado di movimento laterale, che consente una masticazione più efficace di alimenti vegetali e una maggiore triturazione.

Queste differenze anatomiche e fisiologiche sottolineano come gatti e cani siano biologicamente programmati per diete distinte.

Come mangiano: abitudini alimentari di cani e gatti

Oltre alle differenze biologiche interne, anche le abitudini alimentari e il comportamento durante il pasto di cani e gatti riflettono le loro esigenze nutrizionali e la loro natura.

  • Gatto:
    • piccoli pasti frequenti: i gatti sono cacciatori solitari e consumano piccole prede più volte al giorno. Di conseguenza, preferiscono consumare cibo per gatti in molti piccoli pasti durante la giornata, piuttosto che pochi pasti abbondanti. Questo si riflette nella loro tendenza a "spizzicare" dalla ciotola.
    • sensibilità agli odori: i gatti sono estremamente sensibili agli odori del cibo. Un cibo che non ha un odore invitante, o che è stato lasciato nella ciotola per troppo tempo, può essere rifiutato. Anche la temperatura del cibo è importante (preferiscono cibo a temperatura ambiente o leggermente tiepido).
    • schizzinosità: i gatti sono noti per essere selettivi e schizzinosi riguardo al cibo. Possono rifiutare un alimento anche per piccole variazioni di consistenza, sapore o marca.
  • Cane:
    • pochi pasti abbondanti: i cani, discendenti dei lupi che cacciavano in branco, tendono a consumare pasti più grandi e meno frequenti. Sono più propensi a "svuotare" la ciotola in un'unica soluzione.
    • meno selettivi: rispetto ai gatti, i cani sono generalmente meno selettivi riguardo al cibo e possono adattarsi più facilmente a diverse tipologie di alimenti.
    • ingestione rapida: molti cani tendono a mangiare molto velocemente, ingurgitando aria, il che può portare a problemi digestivi come il gonfiore.

Frequenza dei pasti: quante volte devono mangiare

La frequenza dei pasti è un aspetto importante della gestione alimentare e varia tra cani e gatti, e anche in base all'età dell'animale.

  • Gatto:
    • gattini: i gattini molto giovani (fino a 6 mesi) dovrebbero essere alimentati 3-4 volte al giorno, per supportare la loro rapida crescita e il loro elevato metabolismo.
    • gatti adulti: i gatti adulti beneficiano di 2-3 pasti al giorno, o di avere cibo a disposizione per "spizzicare" se non tendono al sovrappeso. Molti proprietari optano per due pasti principali (mattina e sera) e lasciano a disposizione una piccola quantità di cibo secco.
  • Cane:
    • cuccioli: i cuccioli giovani (fino a 6 mesi) dovrebbero essere alimentati 3-4 volte al giorno per supportare la loro crescita.
    • cani adulti: la maggior parte dei cani adulti sta bene con 2 pasti al giorno (mattina e sera). Alcuni cani di taglia grande o con stomaco sensibile possono beneficiare di 3 pasti più piccoli.

Che succede se do il cibo del gatto al cane?

Offrire occasionalmente una piccola quantità di cibo per gatti al cane, o viceversa, probabilmente non causerà danni immediati. Tuttavia, se questa diventa un'abitudine o una parte significativa della loro dieta, le conseguenze possono essere negative per la salute a lungo termine di entrambi gli animali.

Se il cane mangia regolarmente cibo per gatti:

  • eccesso di proteine e grassi: il cibo per gatti è formulato per essere molto più ricco di proteine e grassi rispetto al cibo per cani, per soddisfare le esigenze del carnivoro obbligato. Un consumo eccessivo da parte del cane può portare a:
    • aumento di peso e obesità.
    • problemi gastrointestinali (diarrea, vomito, pancreatite).
    • stress per reni e fegato a causa dell'eccesso proteico.
    • squilibri nutrizionali a lungo termine.
  • carenze: nonostante l'eccesso di alcuni nutrienti, il cibo per gatti potrebbe non avere il giusto bilanciamento di vitamine e minerali per un cane, portando a carenze specifiche.

Se il gatto mangia regolarmente cibo per cani:

  • carenza di taurina: il cibo per cani non contiene quantità sufficienti di taurina per il gatto, poiché i cani la sintetizzano. Una carenza di taurina nel gatto può portare a gravi problemi cardiaci (cardiomiopatia dilatativa) e cecità irreversibile.
  • carenza di vitamina A preformata: il cibo per cani può contenere vitamina A solo da fonti vegetali (beta-carotene), che il gatto non può utilizzare.
  • carenza di acido arachidonico: il cibo per cani potrebbe non fornirne a sufficienza.
  • insufficiente apporto proteico e grassi: il cibo per cani ha un contenuto proteico e lipidico inferiore rispetto a quello necessario per un carnivoro obbligato, portando a malnutrizione, perdita di massa muscolare e pelo opaco.
  • squilibri nutrizionali: la dieta del gatto sarebbe carente di nutrienti essenziali per la sua salute specifica.

In sintesi, dare regolarmente il cibo dell'uno all'altro è sconsigliato. Le loro diete sono state formulate scientificamente per soddisfare esigenze biologiche distinte. Per garantire il benessere ottimale di entrambi, è fondamentale fornire a ciascuno il cibo specifico per la propria specie.