Sudamina o miliaria nei bambini, cos'è e come si cura

Soprattutto con l’arrivo del caldo estivo, si sa, i bambini sudano di più, complici le attività e i giochi all’aperto. Durante questi periodi è più facile che vadano incontro alla sudamina, chiamata in gergo medico anche miliaria: un disturbo della pelle che si manifesta in genere con eruzioni cutanee come puntini rossi o piccole aree arrossate, che portano prurito e possono estendersi anche in più zone del corpo (anche se solitamente le parti maggiormente interessate sono il collo, il tronco e i punti di frizione della pelle). Cerchiamo di capirne di più di questo disturbo.

Da cos'è provocata la sudamina?

La sudamina è causata dall’ostruzione delle ghiandole sudoripare, con la conseguente ritenzione del sudore. L’infiammazione si scatena perché la pelle, trattenendo il sudore eccessivo, non riesce a respirare ottimamente a causa dell’ostruzione delle ghiandole, provocando irritazioni cutanee e prurito. Solitamente il disturbo si presenta soprattutto nei bambini piccoli, entro i tre/quattro anni di età, ma può presentarsi anche nelle persone adulte. Non è un disturbo grave, ma non deve essere sottovalutato: generalmente il problema si risolve da solo una volta eliminata la causa, ovvero l’esposizione al caldo e i vestiti troppo pesanti e sintetici. Durante le giornate particolarmente calde, infatti, è sempre consigliabile scegliere vestiti ampi e molto leggeri che vestano comodi, preferibilmente di tessuti naturali come il cotone e il lino. Anche se la sudamina tende a risolversi spontaneamente, anche nei bambini, in alcuni casi potrebbe essere necessario assumere dei prodotti naturali che accelerino il processo di guarigione della superficie irritata, come del talco mentolato e delle paste all'acqua, costituite da ossido di zinco e acqua. Una volta passata la fase acuta, quando le manifestazioni cutanee sono scomparse, è possibile utilizzare delle creme idratanti leggere e formulate per bambini, per ripristinare la morbidezza cutanea.

Quali sono i sintomi della sudamina? E come si manifesta, esattamente?

Riconoscere la sudamina è facile: questa in genere si manifesta con piccole vescicole di colore bianco, arrossate e spesso pruriginose. Le parti del corpo maggiormente interessate dal problema sono quelle in cui si verifica maggiore sudorazione o sfregamento con i vestiti, e dunque soprattutto le seguenti: la parte alta del torace, le ascella, il collo, i glutei e l’interno coscia. Il trattamento del disturbo dipende principalmente dalla gravità delle manifestazioni e dalla tipologia. Se è vero che nella maggior parte dei casi il problema si risolve da solo, in alcuni casi la sudamina potrebbe sfociare in un’infezione batterica tale da richiedere una terapia farmacologica.

Le cause

Si è visto che la sudamina, in genere, è provocata dalle alte temperature. Le cause scatenanti sono dovute soprattutto all’uso di vestiti sintetici o eccessivamente aderenti, che non permettono alla pelle di respirare adeguatamente. La sudamina è molto frequente nei bambini proprio a causa dell’eccessivo movimento, soprattutto se esiste una predisposizione a un’eccessiva sudorazione. In alcuni casi il problema può scaturire dall’uso di farmaci che aumentano la sudorazione.

Sudamina nei bambini: quali sono i sintomi?

La sudamina, in base alle caratteristiche e alla gravità delle sue manifestazioni, si può distinguere in tre tipologie:

  • sudamina cristallina
  • sudamina rubra
  • sudamina profonda

La sudamina cristallina si presenta con delle eruzioni cutanee simili a vescicole chiare (con all’interno liquido sieroso), in questa forma la pelle non appare particolarmente arrossata e non prude. Si tratta della forma meno grave di sudamina, perché interessa gli strati più esterni dell’epidermide, sia nei bambini che negli adulti, ma in genere si risolve spontaneamente entro pochi giorni. 

La seconda forma invece, chiamata "rubra", rappresenta quella più comune e mediamente grave: questa si manifesta infatti con vescicole rosse puntiformi e pruriginose. La cute appare arrossata e ruvida, essendo interessati dal disturbo gli strati più profondi della pelle. Solitamente questa forma colpisce soprattutto l’inguine, le ascelle e il collo; e può sfociare in un’infezione batterica (in quest’ultimo caso saranno presenti anche vescicole con pus). 

Nell’ultima forma di sudamina, chiamata "profonda", il disturbo interessa gli strati cutanei più interni, ovvero le ghiandole sudoripare che, a causa dell’ostruzione, provocano macchie rosse spesso associate a vescicole di piccole dimensioni. In molti casi sono presenti anche dolore e bruciore. Benché molto rara, infine, esiste anche la sudamina "pustolosa", caratterizzata dalla presenza di pustole che indicano un’infezione batterica in corso. 

La forma "rubra" è particolarmente frequente nei neonati nelle primissime settimane di vita.

Come si cura la sudamina nei bambini? Rimedi e trattamenti

Per trattare la sudamina è innanzitutto importante ridurre la sudorazione, utilizzando vestiti di tessuto naturale e traspirante. Può risultare utile anche l’esfoliazione della pelle, utilizzando con delicatezza delle spugnette esfolianti. Il trattamento di questo disturbo varia in base alla tipologia di sudamina: per quella "cristallina", solitamente, il problema si risolve da solo nel giro di 24 ore al massimo. Per la sudamina rubra, invece, occorre una cura adeguata per ridurre le infiammazioni, in genere i medici prescrivono corticosteroidi, sotto forma di creme da utilizzare per una o due settimane. Se si tratta di sudamina pustolosa invece, sono consigliati gli antibiotici a uso topico, allo scopo di eliminare l’infezione batterica scaturita. Se la sudamina è "profonda", alcuni studi recenti hanno messo in evidenza l’utilità dell’isotretinoina per il suo trattamento: si tratta di un derivato della vitamina "A", capace di ridurre la produzione di sebo nella cute e prevenire la sua eccessiva cheratinizzazione, contrastando così il rischio di chiusura dei follicoli piliferi. Se la sudamina colpisce un neonato è consigliabile evitare l’uso di prodotti aggressivi: in questi casi si consiglia di fare dei bagnetti quotidiani utilizzando semplicemente dei detergenti delicati. Con il previo parere del pediatra, è possibile utilizzare anche prodotti a base di ossido di zinco, o in alternativa emollienti da applicare direttamente sulle parti infiammate della pelle.

Come si giunge a una diagnosi di sudamina?

Per arrivare a una diagnosi di sudamina è sufficiente un controllo medico, senza alcun test diagnostico particolare. Il ricorso al medico, in caso di manifestazioni cutanee, è sempre consigliabile, soprattutto al fine di escludere patologie con sintomi apparentemente simili ma che in realtà denotano patologie più gravi, ad esempio l’eritema tossico, l’herpes, la candidosi cutanea, la varicella o eruzioni provocate da farmaci.

Sudamina: possibili complicanze

Benché si tratti di una eventualità rara, la sudamina, se non trattata adeguatamente, può sfociare in anidrosi, ovvero l’incapacità di produrre e secernere sudore. In alcuni casi, più semplicemente, si possono verificare infezioni batteriche causate dai cambiamenti avvenuti a livello epidermico, soprattutto nella forma rubra o profonda.