
La sindrome del tunnel carpale è una condizione neurologica comune, spesso sottovalutata, che può trasformare gesti quotidiani in un tormento, compromettendo la manualità, il sonno e la qualità della vita. Lungi dall'essere un semplice fastidio, questa patologia è il risultato della compressione di un nervo cruciale, il nervo mediano, all'interno di uno stretto passaggio nel polso. Comprendere cosa sia esattamente il tunnel carpale, quali siano i suoi sintomi, le cause che lo scatenano e, soprattutto, quali rimedi e trattamenti sono disponibili per trovare sollievo, è fondamentale per chi ne soffre e per chi cerca di prevenirla, specialmente per coloro che utilizzano molto le mani.
Che cos’è il tunnel carpale e perché può comprimere il nervo mediano
Il tunnel carpale è un canale stretto e rigido situato nel polso, formato dalle ossa carpali (le otto piccole ossa del polso) alla base e dal legamento trasverso del carpo (un robusto legamento) nella parte superiore. Questo canale funge da passaggio per nove tendini flessori (quelli che permettono alle dita di piegarsi) e per il nervo mediano.
Il nervo mediano è uno dei principali nervi dell'arto superiore. Origina dal plesso brachiale (una rete di nervi nella spalla e nel collo) e scende lungo il braccio e l'avambraccio, attraversando il tunnel carpale nel polso. È responsabile della sensibilità di pollice, indice, medio e metà dell'anulare, e del movimento di alcuni muscoli del pollice.
La sindrome del tunnel carpale si verifica quando il nervo mediano viene compresso o schiacciato all'interno di questo tunnel. Essendo il canale rigido e non espandibile, qualsiasi condizione che riduca lo spazio al suo interno o aumenti la pressione sul nervo può portare alla compressione. È come se un cavo elettrico venisse schiacciato in un condotto troppo stretto. Questa compressione altera la funzione del nervo, causando i sintomi caratteristici.
Quali sono i primi sintomi della sindrome del tunnel carpale?
I primi sintomi della sindrome del tunnel carpale tendono a manifestarsi gradualmente e possono essere intermittenti, peggiorando spesso di notte o al mattino. Riconoscerli precocemente è fondamentale per una diagnosi tempestiva e per prevenire il peggioramento della condizione.
I sintomi più comuni includono:
- formicolio (parestesie): una sensazione di "spilli e aghi" o di addormentamento nelle dita innervate dal nervo mediano: pollice, indice, medio e metà dell'anulare. Il mignolo è solitamente risparmiato. Questa sensazione può essere più intensa di notte, svegliando il paziente dal sonno, o al mattino.
- intorpidimento: una perdita di sensibilità nelle stesse dita, rendendo difficile percepire il tocco o la temperatura.
- dolore: un dolore sordo, bruciante o lancinante che può interessare il polso, la mano e irradiarsi all'avambraccio, fino al gomito o alla spalla. Il dolore può peggiorare con l'attività che coinvolge la flessione del polso.
- debolezza della mano: difficoltà a stringere oggetti, a tenere in mano tazze o telefoni, o a eseguire movimenti fini con il pollice (es. abbottonare una camicia, girare una chiave). Questa debolezza è dovuta all'atrofia dei muscoli del pollice (eminenza tenar) innervati dal nervo mediano.
- sensazione di gonfiore: anche se la mano non è visibilmente gonfia, si può avvertire una sensazione di gonfiore o rigidità.
- sintomi notturni: i sintomi tendono a peggiorare di notte, svegliando il paziente dal sonno. Questo può essere dovuto alla posizione del polso durante il sonno, che può aumentare la compressione.
- sintomi che peggiorano con l'attività: i sintomi possono aggravarsi durante attività che richiedono la flessione o l'estensione prolungata del polso, o movimenti ripetitivi della mano (es. digitare al computer, cucinare, guidare, tenere il telefono).
La persistenza di questi sintomi, o un loro peggioramento, dovrebbe indurre a consultare un medico.
Le cause principali della sindrome del tunnel carpale
La sindrome del tunnel carpale è causata dalla compressione del nervo mediano all'interno del tunnel carpale. Le cause possono essere molteplici e spesso non è una singola causa, ma una combinazione di fattori che contribuiscono alla riduzione dello spazio o all'aumento della pressione.
- Movimenti ripetitivi e posture scorrette del polso: questa è una delle cause più comuni, specialmente in ambito lavorativo.
- lavori manuali: attività che richiedono movimenti ripetitivi e vigorosi del polso e delle dita (es. assemblaggio, uso di attrezzi vibranti, lavori al computer, cucito, musica, artigianato).
- posture scorrette: mantenere il polso flesso o esteso per lunghi periodi (es. durante la digitazione al computer senza un supporto adeguato).
- Infiammazione e gonfiore: qualsiasi condizione che causi infiammazione o gonfiore all'interno del tunnel carpale può comprimere il nervo.
- tenosinovite: infiammazione delle guaine che rivestono i tendini flessori che passano attraverso il tunnel.
- gravidanza: la ritenzione idrica e i cambiamenti ormonali durante la gravidanza possono causare gonfiore e compressione del nervo, spesso temporanea.
- malattie infiammatorie: artrite reumatoide, artrite psoriasica, gotta, che causano infiammazione delle articolazioni e dei tessuti.
- Malattie sistemiche:
- diabete mellito: può causare neuropatia (danno ai nervi) e rendere i nervi più vulnerabili alla compressione.
- ipotiroidismo: la tiroide poco attiva può causare gonfiore dei tessuti e ritenzione idrica.
- obesità: l'eccesso di peso può aumentare la pressione sui nervi.
- amiloidosi: una malattia rara in cui proteine anomale si accumulano nei tessuti.
- insufficienza renale.
- Traumi o lesioni al polso: fratture, distorsioni, lussazioni del polso possono alterare l'anatomia del tunnel carpale o causare gonfiore e compressione nervosa.
- Fattori anatomici:
- tunnel carpale congenitamente stretto: alcune persone nascono con un tunnel carpale naturalmente più stretto.
- presenza di cisti o tumori: masse benigne o maligne all'interno del tunnel possono comprimere il nervo.
- Fattori ormonali: oltre alla gravidanza, anche la menopausa e l'uso di contraccettivi orali possono influenzare la ritenzione idrica e la predisposizione.
La combinazione di questi fattori può aumentare significativamente il rischio di sviluppare la sindrome del tunnel carpale.
Come si cura la sindrome del tunnel carpale
Il trattamento della sindrome del tunnel carpale mira a ridurre la compressione del nervo mediano, alleviare i sintomi e ripristinare la funzionalità della mano. L'approccio iniziale è solitamente conservativo, e la chirurgia è considerata in caso di fallimento della terapia non invasiva o di sintomi gravi.
Terapia conservativa: fisioterapia, esercizi e farmaci
La terapia conservativa è il primo approccio per la sindrome del tunnel carpale lieve o moderata.
- Riposo e modifica delle attività:
- riposo: evitare o ridurre le attività che aggravano i sintomi (es. movimenti ripetitivi, flessione/estensione prolungata del polso).
- modifica delle abitudini: adattare le postazioni di lavoro (ergonomia), utilizzare strumenti ergonomici, fare pause frequenti.
- Splint o tutore notturno:
- meccanismo: un tutore rigido o semirigido viene indossato durante la notte (e a volte anche di giorno) per mantenere il polso in posizione neutra (leggermente estesa). Questo impedisce la flessione o l'estensione eccessiva del polso durante il sonno, che può aumentare la compressione del nervo.
- benefici: allevia i sintomi notturni e può ridurre il dolore diurno.
- Farmaci:
- farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): come ibuprofene o naprossene. Possono essere usati per via orale o topica (creme, gel) per ridurre il dolore e l'infiammazione.
- corticosteroidi: possono essere somministrati per via orale per un breve periodo per ridurre l'infiammazione generale, o tramite infiltrazioni locali direttamente nel tunnel carpale. Le infiltrazioni possono fornire un sollievo rapido e duraturo, ma non sono una cura definitiva e non dovrebbero essere ripetute troppo frequentemente.
- Fisioterapia ed esercizi:
- esercizi di scivolamento del nervo (nerve gliding exercises): movimenti specifici della mano e del polso che aiutano il nervo mediano a scivolare più liberamente all'interno del tunnel, riducendo le aderenze.
- esercizi di stretching: per i muscoli flessori dell'avambraccio e del polso.
- esercizi di rafforzamento: per i muscoli della mano e del polso, una volta che il dolore è diminuito.
- terapie fisiche: ultrasuoni, laserterapia, tecarterapia, possono essere utilizzate per ridurre l'infiammazione e il dolore.
La costanza nell'applicazione di queste terapie è fondamentale.
Quando serve l’intervento chirurgico e come funziona
L'intervento chirurgico per la sindrome del tunnel carpale è considerato quando la terapia conservativa non ha portato a un miglioramento significativo dei sintomi, o quando i sintomi sono gravi e progressivi (es. debolezza muscolare marcata, atrofia dei muscoli del pollice, perdita di sensibilità persistente), indicando un danno nervoso significativo.
L'obiettivo dell'intervento chirurgico è alleviare la pressione sul nervo mediano tagliando il legamento trasverso del carpo, che forma il tetto del tunnel carpale. Questo aumenta lo spazio all'interno del tunnel e libera il nervo.
L'intervento può essere eseguito con due tecniche principali:
- Chirurgia a cielo aperto (tradizionale):
- meccanismo: si esegue una piccola incisione (circa 2-5 cm) nel palmo della mano, alla base del polso. Il chirurgo visualizza il legamento trasverso del carpo e lo taglia.
- vantaggi: permette una visualizzazione diretta delle strutture e una decompressione completa del nervo.
- svantaggi: cicatrice più visibile, tempi di recupero leggermente più lunghi per la guarigione della ferita.
- Chirurgia endoscopica:
- meccanismo: si esegue una o due piccole incisioni (meno di 1 cm) nel polso o nel palmo. Attraverso queste incisioni, viene inserito un endoscopio (un sottile strumento con una telecamera) e gli strumenti chirurgici. Il chirurgo visualizza il legamento su un monitor e lo taglia.
- vantaggi: cicatrici più piccole, meno dolore post-operatorio, recupero più rapido della forza della presa e ritorno più veloce alle attività quotidiane.
- svantaggi: richiede attrezzature specializzate, può essere più complessa per il chirurgo.
Recupero post-operatorio: Dopo l'intervento, il recupero è generalmente rapido.
- immediatamente dopo: la mano viene fasciata. Il paziente può avvertire dolore o fastidio, gestibile con antidolorifici.
- primi giorni/settimane: si incoraggia il movimento delicato delle dita e del polso. La fisioterapia può essere raccomandata per migliorare la mobilità e la forza.
- guarigione completa: la completa guarigione e il recupero della forza della presa possono richiedere da alcune settimane a diversi mesi.
I rischi di complicanze sono bassi ma possono includere infezioni, sanguinamento, danni al nervo (rari), dolore persistente o recidiva. L'intervento chirurgico è generalmente molto efficace nel risolvere i sintomi della sindrome del tunnel carpale.
Prevenire il tunnel carpale: consigli per chi usa molto le mani.
Prevenire la sindrome del tunnel carpale è fondamentale, specialmente per coloro che utilizzano molto le mani per lavoro o hobby. L'obiettivo è ridurre lo stress e la pressione sul nervo mediano.
- Ergonomia della postazione di lavoro:
- tastiera e mouse: utilizzare tastiera e mouse ergonomici. La tastiera dovrebbe essere piatta o leggermente inclinata verso il basso.
- polso neutro: mantenere il polso in una posizione neutra (dritto), non flesso o esteso, durante la digitazione o l'uso del mouse. Utilizzare un poggiapolsi se necessario.
- sedia e altezza del tavolo: regolare la sedia e l'altezza del tavolo in modo che i gomiti siano ad angolo retto e i piedi siano ben appoggiati a terra.
- Fare pause frequenti: se si svolgono attività ripetitive con le mani, fare brevi pause (5-10 minuti) ogni ora. Durante le pause, fare stretching delicato di mani, polsi e dita.
- Esercizi di stretching e mobilità:
- stretching del polso: estendere il braccio in avanti con il palmo rivolto verso l'alto, afferrare le dita con l'altra mano e tirarle delicatamente verso il basso per allungare il polso.
- esercizi di scivolamento del nervo: movimenti specifici per aiutare il nervo a muoversi liberamente.
- Tecnica corretta: imparare la tecnica corretta per svolgere attività manuali o sportive, evitando movimenti bruschi o eccessivamente vigorosi che stressano il polso.
- Utilizzare strumenti ergonomici: se si usano attrezzi manuali, scegliere quelli con impugnature ergonomiche e che riducano le vibrazioni.
- Mantenere una buona postura: una postura scorretta del collo e delle spalle può influenzare i nervi che scendono verso il braccio.
- Gestione delle condizioni mediche: controllare adeguatamente patologie come diabete, ipotiroidismo, artrite, che possono aumentare il rischio di tunnel carpale.
- Evitare indumenti o gioielli stretti: non indossare braccialetti o orologi troppo stretti che possono comprimere il polso.
- Non dormire con i polsi flessi: evitare di dormire con i polsi eccessivamente flessi o estesi. L'uso di un tutore notturno preventivo può essere utile.
La prevenzione è un impegno costante, ma i suoi benefici si traducono in mani sane e funzionali per tutta la vita.