La pseudorabbia nel cane: sintomi e prevenzione

La pseudorabbia, nota anche come Morbo di Aujeszky o malattia di Aujeszky, è una patologia virale acuta e altamente contagiosa che colpisce principalmente i suini, ma che può infettare incidentalmente anche altre specie animali, tra cui il cane. Sebbene non sia la rabbia vera e propria, i sintomi neurologici che causa nei canidi sono così simili da giustificare il nome di "pseudorabbia". Purtroppo, una volta che il virus infetta il sistema nervoso centrale del cane, la malattia è quasi sempre fatale, rendendo la prevenzionel'unica e fondamentale arma di difesa.

Cos'è il morbo di Aujeszky e come si contagia nei cani?

Il Morbo di Aujeszky è causato dall'Herpesvirus Suino di tipo 1 (SuHV-1), un virus della famiglia degli Herpesviridae. Nei suini, che sono gli ospiti naturali del virus, l'infezione può variare da forme asintomatiche a patologie respiratorie, riproduttive e neurologiche. Il virus è endemico in molte popolazioni suine selvatiche e domestiche in diverse parti del mondo, sebbene in alcuni paesi, come l'Italia, siano stati fatti grandi passi avanti nell'eradicazione della malattia nei suini domestici grazie a programmi di vaccinazione e controllo.

I cani contraggono la pseudorabbia principalmente attraverso il contatto con suini infetti, sia vivi che morti. Le vie di contagio più comuni sono:

  • ingestione di carne suina cruda o poco cotta: questa è la via di trasmissione più frequente e pericolosa per i cani. l'ingestione di carne, visceri o prodotti a base di carne di suini infetti (selvatici o domestici non controllati) che contengono il virus, può portare all'infezione. questo include avanzi di caccia, scarti di macellazione o prodotti suini acquistati da fonti non sicure;
  • contatto diretto con suini infetti: i cani da caccia o quelli che vivono in ambienti rurali possono entrare in contatto con cinghiali selvatici infetti o con maiali domestici portatori del virus;
  • ingestione di carcasse di animali infetti: cani che si nutrono di carcasse di cinghiali o altri animali morti per pseudorabbia possono contrarre l'infezione.

È importante sottolineare che la trasmissione del virus da cane a cane non è documentata, e neppure da cane a uomo. Il rischio principale per i cani deriva quindi dalla catena alimentare o dal contatto con suini infetti.

Sintomi della pseudorabbia nel cane

I sintomi della pseudorabbia nel cane compaiono generalmente entro 2-6 giorni dall'esposizione al virus, anche se il periodo di incubazione può variare. La malattia si manifesta in modo acuto e rapidamente progressivo, interessando principalmente il sistema nervoso centrale. I segni clinici sono drammatici e, come suggerisce il nome, spesso vengono confusi con quelli della rabbia.

I sintomi più caratteristici includono:

  • prurito intenso e autolesionismo: questo è il sintomo più distintivo e quasi patognomonico della pseudorabbia nel cane. il cane inizia a leccarsi, mordicchiarsi e grattarsi incessantemente un'area specifica del corpo (spesso muso, testa, collo o zampe), fino a causarsi lesioni gravi e profonde. il prurito è così intenso e irrefrenabile che il cane ignora gli stimoli esterni e non risponde ai tentativi di distrazione;
  • segni neurologici:
    • cambiamenti comportamentali: apatia, irrequietezza, disorientamento, aggressività improvvisa o ansia;
    • atassia: perdita di coordinazione motoria, andatura barcollante;
    • tremori muscolari e convulsioni: possono manifestarsi con intensità crescente;
    • paresi o paralisi: debolezza progressiva fino alla paralisi degli arti o di altre parti del corpo;
  • ipersalivazione e difficoltà nella deglutizione: il cane può sbavare eccessivamente e avere difficoltà a ingoiare acqua o cibo, simile ai sintomi della rabbia;
  • vocalizzazioni anomale: latrati rauchi, gemiti o urla;
  • febbre: in alcuni casi può essere presente febbre, anche se non è un sintomo costante o prominente;
  • vomito e anoressia: il cane smette di mangiare e può vomitare.

La progressione della malattia è rapida, e la morte sopraggiunge solitamente entro 24-48 ore dall'inizio dei sintomi, a causa di paralisi respiratoria. La prognosi è infausta e non esiste una terapia specifica o un vaccino efficace per i cani una volta che hanno contratto la malattia.

Come si trasmette la pseudorabbia?

La pseudorabbia (Morbo di Aujeszky) si trasmette principalmente al cane attraverso il contatto con suini infetti. Il virus, l'Herpesvirus Suino di tipo 1 (SuHV-1), è endemico nelle popolazioni suine, sia selvatiche (cinghiali) che domestiche.

Le principali vie di trasmissione per i cani sono:

  • ingestione di carne o visceri suini crudi/poco cotti: questa è la modalità di contagio più comune e pericolosa. i cani possono infettarsi mangiando avanzi di caccia, scarti di macellazione o prodotti suini (come insaccati non stagionati o carne fresca) che contengono il virus. il virus è resistente al freddo ma sensibile al calore, quindi la cottura completa distrugge il patogeno;
  • contatto diretto con suini infetti: i cani, in particolare i cani da caccia o quelli che vivono in zone rurali, possono entrare in contatto con cinghiali selvatici infetti o con maiali domestici portatori del virus (anche se in allevamenti controllati il rischio è minimo). il contatto può avvenire tramite morsi, graffi o l'esposizione a secrezioni respiratorie o altre fluidi corporei di suini infetti;
  • ingestione di carcasse infette: cani che hanno accesso a carcasse di animali selvatici (specialmente cinghiali) o domestici morti a causa della pseudorabbia possono contrarre l'infezione nutrendosi dei tessuti infetti.

È fondamentale ribadire che la pseudorabbia non si trasmette da cane a cane né da cane a uomo. Il rischio per il cane è quasi esclusivamente legato all'esposizione a suini infetti o ai loro prodotti.

Prevenzione: l'unica arma efficace contro la pseudorabbia

Dato che la pseudorabbia è una malattia quasi sempre fatale per il cane e non esiste una cura, la prevenzione assume un'importanza capitale. L'obiettivo principale è evitare il contatto del cane con il virus, concentrandosi sulla gestione dell'alimentazione e sulla limitazione dell'esposizione a fonti di contagio.

Ecco le misure preventive essenziali:

  • non somministrare mai carne suina cruda o poco cotta: questa è la regola d'oro. evita di dare al tuo cane avanzi di macellazione, carcasse di cinghiale (se sei un cacciatore o vivi in zone con cinghiali selvatici), salumi non cotti o carne di maiale fresca che non sia stata completamente cotta. la cottura prolungata distrugge il virus, rendendo sicuri i prodotti cotti;
  • controlla l'alimentazione: assicurati che la dieta del tuo cane sia composta da alimenti commerciali per animali domestici di qualità o da diete casalinghe preparate sotto supervisione veterinaria che non includano carne suina cruda. per una dieta equilibrata e sicura, puoi considerare alimenti secchi di alta qualità. se desideri integrare con snack o premi, scegli opzioni sicure e specificamente formulate per cani, come biscottini integrali o snack a base di proteine vegetali, evitando sempre i prodotti suini crudi;
  • gestione dei cani da caccia: se possiedi un cane da caccia, è cruciale adottare precauzioni estreme. evita che il cane entri in contatto diretto con cinghiali selvatici (vivi o morti) o che si nutra di carcasse durante le battute di caccia. l'utilizzo di museruole di protezione durante la caccia in aree a rischio può ridurre il contatto con tessuti infetti;
  • controllo degli accessi: se vivi in un'area rurale dove sono presenti suini selvatici o allevamenti suini, assicurati che il tuo cane non abbia accesso a queste aree. recinzioni adeguate e la supervisione durante le passeggiate sono fondamentali;
  • igiene: dopo qualsiasi contatto con ambienti potenzialmente a rischio (ad esempio, dopo una passeggiata in boschi dove vivono cinghiali), pulisci accuratamente il tuo cane, specialmente zampe e muso, per rimuovere eventuali residui contaminati con uno shampoo per cani;
  • monitoraggio degli allevamenti suini: sebbene l'Italia abbia fatto progressi nell'eradicazione del Morbo di Aujeszky negli allevamenti domestici, è sempre prudente assicurarsi che gli allevamenti da cui provengono i prodotti suini rispettino le normative sanitarie e siano certificati indenni dal virus.

Adottando queste semplici ma rigorose misure preventive, puoi proteggere efficacemente il tuo cane da questa malattia devastante. In caso di sospetto contatto o comparsa di sintomi, contatta immediatamente il tuo veterinario. La tempestività è cruciale, anche se la prognosi rimane estremamente grave.