Calcola i percentili di crescita

I percentili di nascita altro non sono che lo strumento più usato dai pediatri in Italia per valutare e monitorare l’andamento della crescita del nascituro: quando il medico specialista esegue un bilancio di salute, allude a quale percentile corrisponde il bambino.

Cosa sono i percentili di crescita

Il percentile, meglio noto come diagramma percentile, è l’unità di misura usata per stabilire come effettivamente prosegue la crescita del bimbo in base al rapporto tra alcuni fattori che sono: altezza, peso e circonferenza cranica.

Per realizzare i percentili sono stati esaminati e paragonati dei gruppi formati da mille bambini coetanei, poi suddivisi in base a peso e statura e infine inseriti in cento sotto gruppi, ognuno dei quali era costituito da dieci bimbi. Nel primo centile troveremo i bambini di dimensioni più piccole e man mano, andando verso il centesimo percentile, si troveranno quelli più grossi e alti: la maggior parte di loro si trova tra il 25° e il 75° percentile e chiaramente, vedremo inseriti nel 50° quelli di dimensioni corporee medie.

I diagrammi percentili sono dunque degli strumenti utilizzati dai pediatri per valutare se il ritmo di crescita del bambino è accettabile e di conseguenza, sono utili per escludere potenziali problematiche inerenti lo sviluppo dello stesso. Nel caso in cui il bimbo fosse inserito tra i due estremi, ad esempio tra il 3° e il 97° centile, vanterebbe comunque una crescita idonea e adeguata, nonostante la notevole differenza tra i due estremi: è fondamentale non dimenticare mai che la crescita del bambino potrebbe essere legata a fattori genetici. 

Nel caso in cui il bambino si trovi sopra o sotto le suddette soglie, potrebbe esserci un possibile problema; tuttavia, ciò non significa che devi necessariamente allarmarti, poiché ogni bimbo ha un suo personale ritmo di crescita che emerge nella cosiddetta curva di crescita: sarà lo specialista, vedendola, a fare le sue valutazioni e a dire se il bambino presenta reali e importanti variazioni. 

Come calcolare i percentili di crescita

Anni fa, ad essere prese come punto di riferimento erano le percentili dei bambini stranieri, causando però il rischio che il punto di riferimento fosse scorretto: oggi, grazie alle nuove curve neonatali a misura di bimbi italiani, sembra che l’allarme sia rientrato.

Le nuove tabelle dei percentili sono state realizzate analizzando i dati di crescita di oltre 45 mila bebè a partire dalla 23° settimana di gestazione: è emerso che i maschietti pesano più delle femminucce e che a 40 settimane dalla fecondazione dell'ovulo, il peso dei primogeniti maschi si aggiri intorno ai 3467 grammi mentre quello delle primogenite è in media di 3431 g; a prescindere dal sesso, invece, sia maschi sia femmine non primogeniti pesano invece circa il 3% in più dei primogeniti.

Gli studi non hanno invece rilevato differenze tra i bimbi nati nel Nord Italia rispetto a quelli del Sud, mentre sono aumentati i bambini nati pretermine rispetto al passato.

Ai genitori è fornito un libretto sanitario in cui, osservando il peso, si dovrebbe riscontrare che durante ogni settimana il bambino dovrebbe aumentare di circa 150-200 grammi e che alla fine del quarto mese il peso dovrebbe essere raddoppiato rispetto al momento della nascita.
Occorre anche stare attenti al fatto che un neonato di due mesi di vita potrebbe non pesare quanto ti aspetti e in tal caso, sarebbe opportuno consultare il pediatra e verificare, ad esempio, se l’allattamento procede correttamente.

Statistiche, percentili, percentili di feto e gravidanza 

Abbiamo detto che al momento della nascita del bambino vengono rilevati peso, circonferenza cranica e lunghezza e che questi dati sono poi immessi nella fascia tra il 3° e il 97° percentile, dove sono appunto presenti valori ritenuti statisticamente medi. Un bimbo che si colloca al di sopra o sotto di questi elementi, forse sta subendo un ritardo o una crescita eccessiva e pertanto è necessario approfondire l’indagine, onde escludere anomalie che possono indicare la presenza di future malattie quali disfunzioni tiroidee, sindrome metabolica, deficit strutturale e tanto altro.

Percentili di crescita internazionali 

Dal punto di vista internazionale, invece, gli scienziati hanno esaminato sessantamila donne incinte e ventimila neonati: per creare le tabelle di crescita sono stati presi in esame circonferenza dell’addome, del cranio, diametro biparietale, occipitofrontale, peso lunghezza del femore e lunghezza e circonferenza cranica dei neonati.

Le nuove tabelle di crescita internazionali permettono quindi di diagnosticare con maggiore celerità ed efficacia la presenza di potenziali patologie e di ridurre il rischio di errori di valutazione che sono tipici delle nazioni multietniche.

I percentili di feto vengono calcolati durante la gravidanza e servono per capire se il bimbo cresce come dovrebbe: inizialmente, i grafici dei percentili esaminano questi valori medi in base alla grandezza dell’embrione nella lunghezza vertice sacro: diametro del sacco gestazionale, del sacco vitellino e misure medie di frequenza cardiaca.

Nel corso della gravidanza si calcola la lunghezza del feto moltiplicando la misura femorale per sette.

Le tabelle di crescita sono periodicamente aggiornate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e attualmente sono delle mere curve di crescita poste su un grafico e che relazionano peso, età e altezza, per dirci quanti bambini sono più grossi e quanti meno. 

Detto ciò, non scordarti di tenere conto del fatto che un ruolo non da poco viene rivestito dalla genetica e che un bimbo più alto dei coetanei sarà automaticamente anche più pesante, ma che crescerà comunque in modo armonioso e proporzionato.