Soluzioni ipotoniche ed ipertoniche, quale differenza?

Quando parliamo di soluzione, usando la terminologia chimica, alludiamo a una miscela omogenea nella quale una o più sostanze sono contenute in una fase gassosa, solida o liquida. All’interno della soluzione sono presenti varie particelle mescolate e distribuite in maniera uniforme nello spazio a disposizione, questo fa sì che ciascun volume di soluzione contenga la stessa composizione degli altri.

La percentuale di soluto presente rispetto a quella della soluzione si chiama concentrazione ed è misurata sia con unità fisiche, sia chimiche.

In chimica possiamo distinguere tre tipologie di soluzione, che sono variabili in base alla percentuale di soluto presente:

  • soluzioni isotoniche: si tratta di due soluzioni che vantano la medesima concentrazione di soluto in esse contenuto. Se la soluzione è isotonica rispetto a una cellula, significa che sarà presente la stessa concentrazione di soluto da entrambe le parti e dunque si creerà un equilibrio idrico.
  • le soluzioni ipertoniche: sono caratterizzate da una maggiore concentrazione di soluto rispetto a qualsiasi altra soluzione. Quando la soluzione è tale, rispetto a una cellula l’acqua tenderà ad andare verso l’esterno della stessa che, quindi, rischierà di danneggiarsi a causa della disidratazione.
  • le soluzioni ipotoniche: sono soluzioni che contengono una minore concentrazione di soluto rispetto ad altra soluzione. Se la soluzione è ipotonica rispetto alla cellula, l’acqua tenderà a scorrere verso l’interno di essa e la cellula reagirà prima gonfiandosi e poi scoppiando: dando luogo alla cosiddetta lisi cellulare.

Differenze tra soluzioni ipertoniche e ipotoniche

Esistono casi frequenti in cui queste soluzioni sono dei veri alleati, ad esempio quando si hanno bimbi piccoli in casa, può capitare che il medico di famiglia prescriva soluzioni ipotoniche piuttosto che ipertoniche e nonostante ciò, non sempre le persone che le utilizzano sono in grado di comprendere la differenza tra le due.

La differenza tra le due soluzioni consiste nella diversa concentrazione di sali presenti nel liquido, rispetto alla percentuale che si trova all’interno delle cellule e nei liquidi fisiologici organici dell’uomo che, in questo caso, è pari allo 0,9%.

La soluzione ipertonica presenta una concentrazione di sali maggiore dello 0,9% presente nelle nostre cellule e, per la precisione, si attesta tra il 2,2% e il 2,4%.

Quale è meglio usare per lavaggi nasali e raffreddore?

Il medico prescrive la soluzione ipertonica quando è necessario fare irrigazioni per curare il raffreddore. Questo tipo di soluzione, "per osmosi", farà sì che le cellule liberino acqua e quindi sia espulso il muco raccolto nelle mucose nasali.

Nel momento in cui la soluzione ipertonica, con una concentrazione di Sali maggiore rispetto alle altre, si trova a contatto con la mucosa nasale, con il processo osmotico richiama l’acqua che si trova in eccesso in essa e quindi discioglie il muco rendendolo più scivoloso e fluido.

Parlando di soluzione fisiologica, ovvero il composto che si utilizza per fare aerosol, flebo e appunto lavaggi nasali, alludiamo a una percentuale di sali pari allo 0,9%, precisamente la medesima concentrazione che si trova all'interno delle cellule organiche e pertanto, in questo caso si tratta di soluzione isotonica.

I lavaggi nasali quotidiani e l’aerosol, che richiede di diluire un farmaco che andrà poi nebulizzato, richiedono l’uso della soluzione fisiologica isotonica, capace di eliminare polvere, impurità e fattori inquinanti dal naso e agevolarne la decongestione.

In caso di raffreddore, il medico consiglia invece la soluzione ipertonica, poichè in grado di facilitare l’espulsione del muco al di fuori del naso.

La soluzione fisiologica isotonica può essere utilizzata in tranquillità e sicurezza anche su neonati che necessitano docce o irrigazioni nasali. Il loro uso serve per pulire il naso e liberarlo quando i più piccoli non sono ancora in grado di soffiarselo da soli.

La soluzione ipertonica può essere tranquillamente acquistata in flaconcini spray e non solo: è adatta per l’uso sia da parte di adulti e sia di bambini sopra i 3 anni che necessitano di decongestionare le vie respiratorie.

Quando si è affetti da raffreddore è sufficiente vaporizzare un po’ di soluzione nel naso, in modo da agire sui vasocostrittori in modo leggero e senza rischiare effetti collaterali di alcun tipo.

Le soluzioni ipertoniche sono fatte con acqua osmotizzata e sodio, tuttavia, talvolta è usata anche l’acqua di mare, essendo in grado di assicurare la necessaria percentuale di Sali.

In commercio esiste una vasta gamma di soluzioni ipertoniche e isotoniche, tuttavia, quando non si è in grado di scegliere il prodotto è sufficiente chiedere un parere del medico di famiglia o rivolgersi a un farmacista che saprà consigliare in maniera corretta.