Polifenoli: cosa sono e a cosa servono

In natura esistono dei composti organici prodotti dal metabolismo delle piante e si trovano all’interno di alcuni alimenti come agrumi, broccoli e bacche: i polifenoli sono noti per il fatto di vantare una serie di proprietà benefiche per l’organismo umano e soprattutto, per contenere proprietà antiossidanti in grado di controllare i livelli di colesterolo e prevenire alcune patologie.

Che cosa sono i polifenoli e a cosa servono

Questi composti organici prodotti dal metabolismo delle piante, detti polifenoli, sono responsabili del colore dei cibi, ma anche del sapore, dell’astringenza, dell’odore e della stabilità ossidativa: quando un alimento vegetale cambia colore imbrunendo, significa che è in atto la trasformazione dei composti fenolici in pigmenti per l’azione di enzimi i quali, oltre a essere responsabili appunto della variazione di colore, lo sono anche della perdita dei nutrienti presenti in verdura e frutta, e dell’alterazione del sapore.

I composti fenolici presenti nelle piante le difendono contro gli insetti, le infezioni di batteri e funghi e inoltre, grazie alla presenza delle lignine, svolgono una funzione di sostegno.

I polifenoli si accumulano in fiori, frutti, radici e steli, con particolare concentrazione nella buccia della frutta, probabilmente per via dell’azione della luce sul metabolismo dei fenoli e alla funzione che questi ultimi svolgono contro i raggi UV e non solo.

I polifenoli non sono tutti uguali, ma si suddividono in oltre ottomila composti, a loro volta frazionati in sottogruppi che partono da sostanze elementari quali gli acidi fenolici, per arrivare alle molecole complesse come i tannini: tutti derivano da un intermedio comune noto come fenilalanina o dall’acido shikimico.

I polifenoli sono usati nel settore nutrizionale per i tanti effetti benefici e sempre più spesso stanno diventando oggetto di attenzione da parte degli specialisti del settore, soprattutto per le qualità antiossidanti.

La classificazione dei polifenoli è effettuata in base alla struttura chimica, soprattutto in relazione al quantitativo di anelli aromatici in essi contenuti e agli elementi strutturali che legano tra loro questi anelli.

Le classi principali si suddividono in:

  • acidi fenolici: suddivisi in composti derivati dell’acido benzoico o da quello cinnamico;

  • flavonoidi: includono flavoni, anticianine, flavonoli, isoflavoni, flavanoni, flavanoli;

Oggi si conoscono più di quattromila varietà di flavonoidi, molti dei quali fanno capo alla colorazione di frutti, fiori e foglie: tra i più comuni abbiamo miricetina, quercetina e catechine.

I flavonoidi non sono equamente distribuiti in cellule vegetali e tessuti, bensì in relazione al livello di solubilità: quelli insolubili sono presenti nelle pareti, gli solubili si trovano nei vacuoli.

In quali alimenti si trovano i polifenoli

I polifenoli sono contenuti in frutta come ciliegie, uva, pere, frutti di bosco, ma anche in verdura, legumi secchi, cereali, semi, fiori, vino rosso, the, caffè e in condimenti come l’olio extravergine di oliva.

Per la precisione:

  • gli acidi fenolici si trovano in frutta e verdura come cipolle, broccoli e cavoli, alcuni frutti rossi e ravanello nero;

  • i flavonoidi sono presenti nella buccia della frutta e negli oli essenziali di agrumi come i mandarini, inoltre sono nei broccoli, nelle fragole e negli estratti di spinaci. Le catechine sono altamente presenti nel the, mentre le quercetine lo sono all’interno delle cipolle;

  • gli stilbeni come il resveratrolo sono contenuti in uva e derivati, soprattutto in vino rosso, frutti rossi e arachidi;

  • i lignani sono altamente presenti in semi di lino, in molti cereali e nel sesamo, oltre che nell’olio d’oliva.

La quantità di polifenoli presente nei singoli alimenti è variabili e dipende da fattori come le modalità di produzione, lavorazione, conservazione e dalle variazioni climatiche.

Perché i polifenoli fanno bene alla salute

Durante l’alimentazione i polifenoli passano intatti nell’intestino e ne modificano la microflora grazie all’inibizione dei batteri patogeni e alla stimolazione di quelli benefici per l’organismo.

Assumere costantemente alimenti ricchi di polifenoli vegetali aiuta a proteggere da varie patologie; a essi si attribuiscono proprietà:

  • protettive dell’apparato cardiaco;

  • protettive contro infezioni e asma;

  • antidiabetiche;

  • antitumorali;

  • protettive contro le patologie neurodegenerative e l’osteoporosi;

  • antinvecchiamento.

I polifenoli sono noti soprattutto per l’azione antiossidante che coopera con quella di enzimi e vitamine nel difendere l’organismo dallo stress ossidativo provocato dai radicali liberi.

Uno studio che prevedeva la somministrazione di yogurt contenente polifenoli di oliva ha confermato che, oltre a ridurre il peso e l’indice di massa corporea, dopo due sole settimane dalla somministrazione sono state notate anche diminuzioni delle concentrazioni di colesterolo cattivo.

Attualmente la popolazione occidentale consuma troppa poca frutta e verdura introducendo un quantitativo di polifenoli alimentari troppo basso e pertanto, spesso, è necessario ricorrere a degli integratori alimentari.