
Osservare il proprio cane leccarsi è un comportamento comune, spesso associato a momenti di pulizia, affetto o semplice auto-cura. Tuttavia, quando questa azione diventa eccessiva, compulsiva o mirata a specifiche aree del corpo, si trasforma in un campanello d'allarme che nessun proprietario dovrebbe ignorare. Il leccamento incessante non è un vezzo, ma una manifestazione visibile di un disagio sottostante: un prurito insopportabile, un dolore nascosto, un'ansia profonda o persino una noia cronica. Il nostro fedele compagno, incapace di comunicare a parole il proprio malessere, ci affida il compito di interpretare questi segnali silenziosi.
Comprendere le molteplici ragioni dietro il leccamento compulsivo e sapere quando è il momento di intervenire è fondamentale per restituire al nostro cane la serenità e la salute che merita.
Cosa vuol dire quando il cane si lecca in continuazione?
Il leccamento è un comportamento naturale e istintivo per i cani. Lo usano per pulirsi, per lenire piccole irritazioni, per esprimere affetto verso i proprietari o altri animali, e persino come forma di auto-consolazione. Un cane che si lecca occasionalmente una zampa dopo una passeggiata, o che si dà una "pulita" dopo aver mangiato, rientra nella normalità. Il problema sorge quando il leccamento diventa eccessivo, persistente, compulsivo o mirato a una specifica area del corpo, tanto da causare lesioni cutanee, perdita di pelo o alterazioni comportamentali.
Quando il leccamento si trasforma in un'azione ripetitiva e quasi ossessiva, è un chiaro segnale che il cane sta cercando di comunicare un disagio. Questo comportamento può essere un tentativo di:
- alleviare prurito: la causa più comune di leccamento eccessivo è il prurito, che può essere scatenato da un'ampia varietà di fattori.
- gestire il dolore: il cane può leccare incessantemente un'area del corpo per alleviare un dolore localizzato, che sia dovuto a un trauma, un'infiammazione articolare, una ferita o un problema muscolare.
- ridurre lo stress o l'ansia: in situazioni di stress, noia o ansia, il leccamento può diventare un meccanismo di auto-calmante, una sorta di "coping mechanism" per il cane.
- pulire una ferita o un'irritazione: se il cane ha una piccola ferita, un'abrasione o un'irritazione cutanea, il leccamento può essere un tentativo di pulirla o di lenire il fastidio.
- manifestare una patologia interna: in alcuni casi, il leccamento può essere un sintomo indiretto di problemi interni, come disturbi gastrointestinali o neurologici, che causano disagio e il cane cerca di alleviarlo leccandosi.
Il leccamento compulsivo può portare a conseguenze visibili sulla pelle e sul pelo del cane:
- dermatite da leccamento (Lick Granuloma): una lesione cronica, spesso ispessita e senza pelo, causata dal leccamento continuo e ossessivo.
- infezioni secondarie: la pelle umida e irritata dal leccamento è un terreno fertile per la proliferazione di batteri e lieviti, che possono causare infezioni cutanee.
- perdita di pelo (alopecia): il pelo può diradarsi o cadere completamente nelle aree colpite dal leccamento.
- arrossamento e infiammazione: la pelle appare irritata, arrossata e talvolta gonfia.
Osservare la frequenza, la durata e le aree specifiche del leccamento è il primo passo per decifrare il messaggio del nostro cane e intervenire in modo appropriato con i prodotti per il benessere degli animali più appropriati.
Le cause più comuni del leccamento compulsivo nel cane
Le ragioni dietro il leccamento eccessivo del cane sono molteplici e possono essere classificate in categorie principali: cause mediche (fisiche) e cause comportamentali (psicologiche). Spesso, queste due categorie possono essere interconnesse, con un problema fisico che genera stress, o viceversa.
Cause mediche (fisiche):
- allergie: sono tra le cause più frequenti di prurito e leccamento. Possono essere di vario tipo:
- dermatite allergica da pulci (DAP): una reazione intensa anche a poche punture di pulce.
- dermatite atopica: allergia a pollini, acari della polvere, muffe o altri allergeni ambientali.
- allergie alimentari: reazioni avverse a specifici ingredienti nel cibo.
- parassiti esterni: oltre alle pulci, altri parassiti possono causare prurito e leccamento:
- acari (rogna): come Sarcoptes scabiei (scabbia) o Demodex canis (demodicosi).
- zecche e pidocchi: le loro punture possono causare irritazione localizzata.
- infezioni cutanee: la pelle irritata o danneggiata può essere colonizzata da microrganismi:
- batteriche (piodermite): spesso causate da stafilococchi, si manifestano con pustole, croste e arrossamento.
- fungine (micosi): come la tigna o le infezioni da lieviti (Malassezia), che causano prurito e alterazioni della pelle.
- dolore o disagio localizzato: il cane può leccare un'area per alleviare un dolore:
- artrite o problemi articolari: leccamento delle zampe o delle articolazioni colpite.
- lesioni o traumi: ferite, tagli, abrasioni, punture d'insetto, spine o corpi estranei incastrati.
- problemi alle ghiandole anali: infiammazione o ostruzione delle ghiandole anali può portare a leccamento eccessivo del posteriore.
- problemi dentali: dolore ai denti o alle gengive può indurre il cane a leccarsi il muso.
- secchezza cutanea (xerosi): una pelle secca e pruriginosa, spesso dovuta a fattori ambientali (clima secco) o carenze nutrizionali, può indurre il leccamento.
- patologie sistemiche: in rari casi, il leccamento eccessivo può essere un sintomo di malattie interne che causano prurito o disagio diffuso, come squilibri ormonali (es. ipotiroidismo, sindrome di Cushing) o problemi neurologici.
Cause comportamentali (psicologiche):
- ansia e stress: il leccamento può diventare un comportamento compulsivo per gestire ansia, stress o noia. Questo è spesso osservato in cani che soffrono di ansia da separazione, fobie (es. temporali), cambiamenti nell'ambiente o routine.
- noia: un cane che non riceve sufficiente stimolazione fisica e mentale può sviluppare comportamenti compulsivi, incluso il leccamento eccessivo, per auto-occuparsi.
- disturbi ossessivo-compulsivi (OCD): in alcuni cani, il leccamento può evolvere in un vero e proprio disturbo ossessivo-compulsivo, dove il comportamento diventa ripetitivo, esagerato e difficile da interrompere.
- paura o fobie: situazioni che generano paura possono scatenare il leccamento come meccanismo di coping.
- ricerca di attenzione: se il cane ha imparato che leccandosi ottiene attenzione dal proprietario (anche se negativa), può ripeterlo per ottenere una reazione.
È fondamentale che, di fronte a un leccamento eccessivo, si escludano prima le cause mediche attraverso una visita veterinaria approfondita, prima di considerare un'origine puramente comportamentale.
Cosa fare se il cane si lecca troppo: l'importanza del veterinario
Di fronte a un cane che si lecca in continuazione, la prima e più importante azione da intraprendere è consultare il veterinario. L'auto-diagnosi e l'auto-medicazione possono non solo ritardare un trattamento efficace, ma anche aggravare la condizione o mascherare sintomi di patologie più gravi.
Cosa farà il veterinario:
- anamnesi dettagliata: il veterinario raccoglierà informazioni complete sulla storia del cane, inclusi:
- insorgenza e durata del leccamento.
- aree del corpo interessate.
- presenza di altri sintomi (vomito, diarrea, zoppia, letargia).
- dieta del cane e eventuali cambiamenti recenti.
- routine e ambiente di vita del cane.
- presenza di altri animali domestici o persone in casa.
- utilizzo di prodotti antiparassitari.
- esame fisico completo: il veterinario esaminerà attentamente il cane, concentrandosi sulla pelle, sul pelo, sulle orecchie, sulle zampe e su qualsiasi area interessata dal leccamento. Verranno cercati segni di infiammazione, lesioni, parassiti, alterazioni del pelo o della pelle.
- test diagnostici: a seconda dei sospetti, il veterinario potrà raccomandare una serie di test:
- raschiati cutanei: per la ricerca di acari (rogna).
- esami citologici: per identificare la presenza di batteri o lieviti sulla pelle.
- colture batteriche o fungine: per identificare specifici microrganismi e la loro sensibilità ai farmaci.
- test allergici: per identificare allergeni ambientali (test intradermici o sierologici) o alimentari (diete a eliminazione).
- esami del sangue: per valutare lo stato di salute generale, escludere patologie sistemiche (es. squilibri ormonali) o infezioni.
- radiografie o ecografie: se si sospettano corpi estranei, problemi articolari o patologie interne.
- esami delle feci: per la ricerca di parassiti intestinali, che a volte possono causare prurito diffuso.
- diagnosi e piano terapeutico: una volta stabilita la causa, il veterinario elaborerà un piano di trattamento mirato, che potrà includere:
- farmaci: antibiotici, antimicotici, antiparassitari, antinfiammatori, antistaminici o farmaci specifici per allergie.
- terapie topiche: shampoo medicati, creme, lozioni o spray per agire direttamente sulla pelle.
- dieta specifica: in caso di allergie alimentari, verrà prescritta una dieta ipoallergenica.
- modifiche ambientali: consigli per ridurre l'esposizione ad allergeni o irritanti.
- gestione del comportamento: se la causa è comportamentale, il veterinario potrà suggerire modifiche alla routine, aumento dell'esercizio fisico e mentale, o, in casi gravi, l'intervento di un medico veterinario esperto in comportamento animale.
- collare elisabettiano: in alcuni casi, può essere necessario l'uso temporaneo di un collare elisabettiano per impedire al cane di leccarsi e permettere alle lesioni di guarire.
Cosa non fare:
- non ignorare il problema: il leccamento eccessivo non è un comportamento innocuo e può portare a gravi complicazioni se non trattato.
- non auto-medicare: mai somministrare farmaci al cane senza il parere del veterinario.
- non punire il cane: il leccamento è un sintomo di disagio, non un comportamento scorretto. Punire il cane non risolverà la causa sottostante e potrebbe peggiorare lo stress.
La collaborazione con il veterinario è essenziale per identificare la causa del leccamento compulsivo e per garantire al cane il trattamento più efficace e un rapido ritorno al benessere.