Lattoferrina: cos’è, benefici e come scegliere il miglior integratore

Che cos'é la lattoferrina

La lattoferrina è una glicoproteina dotata di numerose ed efficaci proprietà, che svolge un collaudato ruolo di agente antinfiammatorio. antiossidante e immunomodulatore, e che inoltre controlla il funzionamento del microbiota intestinale.

La sua struttura è molto complessa, dato che è costituita da oltre 700 aminoacidi, la cui funzione (come indica la sua denominazione) è quella di trasportare molecole di ferro.

È stata isolata per la prima volta nel 1939 dal biologo Sorensen, che ne ha studiato le proprietà, scoprendo la sua presenza non soltanto nel latte vaccino, ma anche nel colostro materno e nel plasma sanguigno.

Essa inoltre fa parte della composizione dei leucociti neutrofili e probabilmente di altre cellule, tutte deputate al trasferimento del ferro nell'organismo.

Nei fluidi corporei, questa glicoproteina si trova sotto forma di tre differenti stadi, che sono:

  • priva di ferro;

  • legata a un'unica molecola di ferro;

  • in uno stato differenziale.

Dal punto di vista biochimico, sono disponibili tre diverse iso-forme, e precisamente

  • lattoferrina α: priva di attività RNasi;

  • lattoferrina β: dotata di attività RNasi;

  • lattoferrina γ: dotata di attività RNasi.

Per svolgere pienamente il suo meccanismo d'azione, la molecola deve legarsi a specifici recettori, localizzati soprattutto a livello del tessuto intestinale, oltre che su elementi della serie dei leucociti (come linfociti, neutrofili e macrofagi), e sulle piastrine.


Ruolo biologico della lattoferrina

Il ruolo principale di questa sostanza è quello di idrolizzare l'RNA mediante l'azione dell'enzima RNasi presente nelle sue forme β e γ.
Tale funzione si rivela essenziale per impedire la replicazione di germi infettanti, come batteri e virus.

Essa inoltre è in grado di legarsi al DNA, svolgendo un'azione ancora non completamente identificata, ma comunque collegata alla trasmissione di informazioni del patrimonio genetico.

Grazie alla sua elevata capacità di trasportare le molecole di ferro, queste vengono sottratte ai microrganismi che se ne servirebbero per replicarsi; è proprio in seguito a tale attività che si manifesta il suo potere batteriostatico e battericida, oltre che biocida in generale.

Il suo effetto antivirale sembra invece dipendere dal legame con i glicosamminoglicani di membrana, che vengono modificati per impedire l'ingresso dei germi all'interno delle cellule ospiti.

È senza dubbio efficace anche nei confronti delle spore fungine in caso di micosi, dato che la sua presenza si è rivelata particolarmente valida contro la Candida Albicans.

Tutte queste proprietà dipendono dalla capacità di legare gli ioni ferrici, un'azione che si conferma tre volte superiore a quella della transferrina.


Quali sono i benefici della lattoferrina

Il principale beneficio offerto dalla lattoferrina è senza dubbio quello di potenziare la risposta immunitaria, migliorando quindi le difese dell'organismo contro i germi infettanti.

Un altro effetto biologico è collegato all'aumentata moltiplicazione di batteri intestinali simbionti, che sono quelli che costituiscono una barriera protettiva nei confronti di microrganismi infettanti.

Si può quindi affermare che questa glicoproteina svolge un'azione altamente selettiva, dato che elimina i germi patogeni (soprattutto Escherichia Coli e varie specie virali), mentre potenzia la produzione di batteri "buoni".

È ormai noto anche il suo effetto antiossidante e antiradicalico, particolarmente efficace per rallentare i processi d'invecchiamento cellulare e per prevenire molte patologie degenerative.

In presenza di stadi carenziali da ferro, essa svolge un ruolo fondamentale in quanto migliora l'assorbimento intestinale dello ione ferrico, contribuendo a risolvere la sintomatologia da anemia sideropenica.

Dopo prolungate terapie antibiotiche, quando di solito è presente una disbiosi intestinale, l'assunzione di lattoferrina consente all'organismo di ricostituire velocemente la flora batterica simbionte.


Lattoferrina e Coronavirus

Secondo le più recenti linee guida, che riprendono alcuni studi clinici già effettuati nel 2011, la lattoferrina avrebbe un ruolo estremamente efficace contro il coronavirus, in quanto gli impedirebbe di attaccarsi alla membrana delle cellule ospitanti.

Nel settore delle patologie virali, le ricerche scientifiche sono orientate principalmente sulla interruzione del ciclo vitale dei microrganismi, che di norma tendono a replicarsi con una velocità esponenziale.

Modificando le condizioni del substrato (rappresentato appunto dalle cellule dell'organismo-ospite), la lattoferrina impedisce al virus di replicarsi e dunque lo uccide.

Sottraendo al virus la capacità di ancorarsi alla membrana cellulare (modificata dalla sua azione), questa glicoproteina blocca l'ingresso del germe che, rimanendo privo di nutrimento, è destinato a morire.

Com'é noto, la principale via d'ingresso del coronavirus nel corpo umano è rappresentata dalle vie aeree superiori, cioé dalla mucosa nasale e orale, dove il microrganismo penetra con facilità per inalazione.

La funzione antivirale della lattoferrina dipende dal suo legame con specifiche molecole della mucosa delle narici, chiamate HSPG (proteo-glicani dell'eparan solfato), rendendole inospitali per il virus.

Oltre a questa proprietà, la glicoproteina, sottraendo ferro dall'ambiente, rende impossibile la sopravvivenza dei virus e inoltre, grazie al suo effetto anti-ossidante, elimina i radicali liberi associati all'infiammazione virale.

È proprio grazie a queste azioni sinergiche che la lattoferrina è in grado di agire non soltanto come terapia, ma anche come prevenzione nei confronti del Covid-19.


Lattoferrina: un sostegno naturale del sistema immunitario

Come accennato, la lattoferrina è un prezioso supporto del sistema immunitario, dato che stimola l'attività dei macrofagi che, mangiando i germi per fagocitosi, li eliminano.

Inoltre, grazie alla sua azione antiradicalida e antiossidante, essa si comporta da "spazzino" nei confronti di tutti i microrganismi infettanti, sia a livello curativo (quando l'infezione è già in atto), sia preventivo.

Dato che i recettori di legame della molecola si trovano principalmente a livello di membrana di molti elementi della serie leucocitaria (immunomodulatori), le loro proprietà vengono potenziate quando la lattoferrina è disponibile in quantità significative.


Come scegliere il miglior integratore a base di lattoferrina

Per scegliere un integratore a base di lattoferrina, che sia efficace contro tutti i germi patogeni, è necessario valutare alcuni aspetti.

Innanzi tutto bisogna che il preparato sia formulato con una concentrazione elevata di glicoproteina, dato che esiste una minima soglia quantitativa, al di sotto della quale la sostanza è inefficace.

Di solito è preferibile assumere lattoferrina in associazione con fermenti lattici, il cui ruolo è quello di potenziarne l'attività soprattutto sul microbioma intestinale.

Spesso gli integratori contengono bilanciate concentrazioni di acido ascorbico (vitamina C), di zinco e di echinacea, molecole naturali che interagiscono positivamente con la lattoferrina, aumentandone l'efficacia.

Tenendo conto che il dosaggio consigliato di questa glicoproteina è di circa 1200 mg al giorno, è indispensabile integrarne l'introduzione con preparati farmacologici, per poter sfruttare i tanti benefici.

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