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Emicrania

Emicrania: cause, sintomi e rimedi in farmacia

L' emicrania è una delle forme più comuni di cefalea primaria ed è caratterizzata da fenomeni dolorifici di tipo monolaterale, non di rado invalidanti, con durata variabile tra 2 e 72 ore, che possono ripetersi anche più volte in un mese. I sintomi associati possono includere nausea , vomito , fotofobia (aumento della sensibilità alla luce), fonofobia (aumento della sensibilità al suono) e, generalmente, il dolore si aggrava a seguito di attività fisica. È la seconda forma più comune di mal di testa, colpisce prevalentemente le donne e, normalmente, si manifesta per la prima volta nella fascia di età compresa tra i 20 ei 50 anni.

Che cos'è l'Emicrania?

L'emicrania è un mal di testa contraddistinto da eventi dolorifici di forte intensità che colpiscono , in genere, un solo lato della testa o la zona frontale . L'emicrania si manifesta con un iniziale disturbo della vista (aura) a cui segue una prostrazione, nausea e vomito. La sensazione di dolore indotta dalle emicranie è dovuta alla stimolazione delle vie nervose trigeminali che, alterando la permeabilità delle arteriole, producendo fenomeni di vasocostrizione a cui seguono quelli di forte vasodilatazione della circolazione extra cerebrale. Si distinguono diversi tipi di emicrania, tra i quali:

  • emicrania con aura: la comparsa del mal di testa è preceduta da diversi sintomi premonitori come ad esempio visioni di luci e colori lampeggianti, più o meno improvvisi ed intensi;

  • emicrania senza aura: la crisi si presenta senza segnali premonitori;

  • emicrania silente: scientificamente detta aura tipica senza cefalea, in cui si manifestano l’aura o altri sintomi dell’emicrania, senza comparsa di mal di testa.

Si stima che in Italia circa 8 milioni di persone ne soffrano, in maniera episodica oppure ricorrente. Circa il 10-12% della popolazione in generale ha un attacco di emicrania una sola volta nella vita.

Quali sono le cause dell’Emicrania?

I meccanismi fisiopatologici dell’emicrania non sono stati ancora del tutto chiariti. È certo che più fattori giochino un ruolo determinante: predisposizione genetica, fattori esterni, patologie sistemiche, fattori ormonali. Attualmente, la tesi scientifica maggiormente accettata sostiene che questo tipo di cefalee siano dovute ad alterazioni biochimiche a carico del cervello, che interferiscono con i meccanismi di trasmissione dei segnali nervosi. Inoltre, un ruolo significativo è svolto dalle anomalie serotoninergiche: durante un attacco di emicrania si assiste, infatti, ad un brusco aumento di secrezione urinaria di metaboliti della serotonina, i cui livelli plasmatici variano improvvisamente.

Talvolta è stata segnalata la correlazione tra emicrania e il consumo di alcuni alimenti o bevande. Sicuramente c’è un legame con stress, disturbi del sonno, cambiamenti climatici, uso di alcuni farmaci, problemi fisici. Viene anche valutata l’ereditarietà del problema: se in famiglia ci sono casi di emicrania ricorrenti le probabilità che il disturbo si presenti aumentano.

Quali sono i sintomi dell’Emicrania?

Il principale sintomo causato dall’emicrania è un forte dolore monolaterale, che interessa in genere solo un lato della testa. Il dolore è di tipo pulsante, di intensità moderata o forte, che può peggiorare a seguito di attività fisica ed impedisce di svolgere le normali attività quotidiane. Vi sono poi altri tipi di sintomi che possono essere distinti in due categorie: quelli che precedono l’attacco emicranico (prodromici) e quelli che accompagnano l’attacco vero e proprio. In particolare, negli attacchi prodromici ricorrono i seguenti sintomi:

  • irritabilità;

  • stanchezza e sonnolenza;

  • stitichezza;

  • depressione o maggiore appetito;

  • rigidità del collo;

  • disturbi visivi tipici dell’emicrania con aura: visione di luci e colori lampeggianti;

  • disturbi motori e del linguaggio;

  • formicolio a braccia e gambe.

I sintomi che accompagnano l’attacco vero e proprio hanno variabilità soggettiva, sia come durata sia come intensità, e includono:

  • dolore pulsante concentrato in uno o più punti della testa;

  • nausea;

  • vomito;

  • disturbi visivi;

  • vertigini;

  • fotofobia (sensibilità alla luce);

  • fonofobia (sensibilità ai suoni);

  • osmofobia (sensibilità agli odori);

  • sudorazione;

  • brividi e pallore;

  • dolore addominale che può associarsi a diarrea;

  • diminuzione del livello di concentrazione.

I sintomi che accompagnano l’emicrania tendono a scomparire spontaneamente, con la risoluzione del mal di testa, e possono durare dalle 2 alle 72 ore, se non trattati o gestiti con successo. Quando l’emicrania senza aura si verifica per almeno 15 giorni al mese, per un periodo di almeno 3 mesi, viene definita cronica.

Come prevenire l’Emicrania?

Non è facile stabilire un percorso di prevenzione davvero efficace che possa ridurre gli eventi scatenanti l’emicrania. Quello che si può fare, però, è cercare di analizzare con attenzione la propria vita e individuare i possibili trigger scatenanti tali attacchi. In questo modo è possibile associare la comparsa del mal di testa ad un fenomeno preciso, provando ad escluderlo nel futuro, modificando il proprio stile di vita. Purtroppo, però, non è possibile sempre prevenire gli attacchi emicranici ma almeno si potrebbe provare a limitare i danni.

Quali sono i trattamenti e i rimedi efficaci contro l’Emicrania?

DocPeter consiglia una serie di rimedi che possono aiutare ad alleviare e trattare i sintomi dell’emicrania. Poiché la risposta ad ogni tipo di cura è soggettiva, prima di individuare la terapia più efficace potrebbe essere necessario l’utilizzo di più farmaci o combinazioni di essi. In particolare, i farmaci più utilizzati sono:

  • antidolorifici: consigliati nel trattamento di emicranie lievi e moderate. Si tratta di comuni farmaci da banco, come paracetamolo, ibuprofene e aspirina. Nell’assumere questi farmaci è importante seguire sempre le indicazioni mediche in quanto si possono verificare effetti collaterali e, alla lunga, possono diminuire la loro efficacia.

  • triptani: si tratta di una classe di farmaci costituita da numerosi farmaci con diverse caratteristiche di assorbimento o di attività sul dolore. Agiscono sui recettori della serotonina, impedendo la propagazione del dolore. In particolare, determinano la contrazione dei vasi sanguigni del cervello e ne correggono la dilatazione che è considerata uno dei fattori che interviene nella comparsa dell’emicrania.

  • ergotamina e derivati: sono farmaci di vecchia generazione utilizzati solo in casi di emicrania particolarmente invalidante. Sono , però, farmaci di seconda scelta nel trattamento delle emicranie poiché possono creare effetti collaterali gravi.

  • farmaci antinausea : definiti antiemetici, possono risolvere l'emicrania anche se la nausea e il vomito sono assenti. Devono essere prescritti dal medico e possono essere utilizzati in associazione con i triptani e gli antidolorifici. Risultano efficaci se assunti ai primi sintomi dell'emicrania .

  • altri farmaci : questi includono analgesici, oppioidi, barbiturici, narcotici che sono farmaci utilizzati per il dolore ma non specifici per l'emicrania. Dal momento che si tratta di farmaci che possono determinare l'assuefazione, sono meno indicati per la cura dell'emicrania e andrebbero assunti solo occasionalmente, quando la terapia di base non è efficace.


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Rimedio: Emicrania
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